La Pro Loco di Fondi Aps è lieta di annunciare un evento speciale in occasione del quarantesimo anniversario di “Mìttece la ‘nzerrima”, l’album di canti dialettali del folklore fondano inciso nel 1984. Questo disco, contenente tredici brani in dialetto fondano, rappresenta un capitolo importante nella storia culturale del territorio e una testimonianza preziosa del folklore locale. Pubblicato nel 1984, l’LP è ormai considerato una pietra miliare della musica popolare fondana, un “viaggio musicale” che ha saputo raccontare l’anima della città e la quotidianità dei suoi abitanti attraverso le sonorità e i racconti del dialetto.
Il disco, dal titolo evocativo “Mìttece la ‘nzerrima” (“mettici la serratura”), prende il nome da una delle canzoni scritte dall’artista e pittore Domenico Purificato, che ha curato anche la copertina dell’album, decorandola con un’opera realizzata in tecnica mista. La copertina stessa è divenuta, nel tempo, un simbolo rappresentativo di quell’esperienza e un segno distintivo dell’album.
Le musiche di tutti i brani furono composte dal maestro Emilio Rosati, anch’egli fondano, che riuscì a tradurre in note e melodie le storie e le emozioni delle genti fondane. Un’opera di grande valore musicale e culturale, resa possibile grazie all’impegno di un gruppo di artisti, musicisti e appassionati del folklore locale, uniti nella volontà di preservare le radici culturali del proprio paese.
L’iniziativa nacque grazie all’intuizione e alla dedizione del compianto Padre Alessio Falanga, allora parroco della chiesa di San Francesco di Fondi, che, in collaborazione con la Pro Loco Fondi, volle fortemente dare vita a questo progetto. Il risultato fu un’esperienza musicale e umana coinvolgente, capace di unire decine di persone attorno alla passione per la tradizione e il senso di appartenenza alla propria comunità. In quarant’anni, “Mìttece la ‘nzerrima” è rimasto l’unico album inciso interamente dedicato al folklore fondano, una produzione artistica che conserva la forza e il valore simbolico delle antiche melodie e storie popolari.
Un patrimonio immateriale da tutelare
L’album rappresenta oggi un patrimonio culturale immateriale, un’eredità che, secondo i criteri dell’UNESCO, merita di essere preservata e valorizzata per il suo contributo alla diversità culturale e per l’importanza che riveste nel mantenimento delle tradizioni popolari in un mondo sempre più globalizzato. “Mìttece la ‘nzerrima” non è soltanto una raccolta di canti popolari, ma un archivio vivente di conoscenze e competenze tramandate da generazioni, che aiuta a mantenere vivo il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco verso i diversi modi di vivere.
Un tributo ai protagonisti del passato
Tra i protagonisti di questa straordinaria avventura, che hanno prestato le loro voci e i loro strumenti all’album, ricordiamo i componenti del gruppo corale: Gaetano Orticelli, Luigi di Vito, Ester Nardone, Maria Antonietta Bortone, Agostina D’Ettorre, Laura Spagnardi, Anna Maria Aspri, Ines Talamo, Giulia Feula, Medea Pinto, Roberta Parisella, Roberta De Bonis, Maria Grazia Di Fazio, Gina Franza, Laura Lutzu, Sabrina Di Biasio, Maria Antonietta Conte, Ines Pantanella, Gerardo Mario Orticelli, Aldo Accappaticcio, Gregorio di Vito, Silviano Addessi, Paolo Peppe, Stefano Talamo, Fabio Baglioni, Pasquale Ariniello, Luigi de Bonis, Arcangelo Marcucci, Adelina Silvano e Maria Assunta di Vito.
Il contributo musicale è stato arricchito da una varietà di strumenti popolari: Johnny Ieie al clarinetto, Patrizia Franco e Gianni Di Biasio alla fisarmonica, Pino Di Biasio e Nando Fiorillo alla chitarra, Egidio Rosati al basso, e Giampietro Addante agli strumentini. La preparazione del coro fu curata dalla professoressa Amalia Izzi Sposito, mentre la direzione musicale era affidata al maestro Emilio Rosati.