L’8 marzo 2014, Nicolas Adrian Giuroiu, un giovane romeno, venne prelevato con la forza a Borgo Sabotino e giustiziato a colpi di pistola e gettato in un pozzo nelle campagne di Olmobello, periferia di Cisterna. Accusati di aver partecipato alla pianificazione dell’omicidio, Angelo Travali e suo fratello Salvatore furono inizialmente condannati, ma la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva inflitto ad Angelo Travali 21 anni di reclusione.
Il caso si basava principalmente sulle testimonianze di collaboratori di giustizia, come Agostino Riccardo, che indicavano i fratelli Travali come fornitori di supporto agli esecutori materiali dell’omicidio. Tuttavia, la Corte ha ritenuto insufficiente il quadro indiziario, portando all’assoluzione di Angelo Travali.
Precedentemente, i fratelli Manuel e Mirko Ranieri, insieme a Ionut Adrian Ginca, erano stati condannati per l’esecuzione materiale del delitto, motivato da questioni personali legate a una prostituta contesa.