La notizia del rinnovo per ulteriori due anni del mandato di Giovanni Maria Macioce su proposta del Presidente Giorgia Meloni, approvata dal Consiglio dei Ministri durante la seduta del 27 settembre us, è stata accolta come una piena conferma e un invito a proseguire nella strategia di velocizzazione e ricerca di soluzioni innovative nell’attuazione del Progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano/Ventotene portata avanti da Giovanni Maria Macioce.
Macioce, insediatosi a settembre 2023, ha effettivamente iniziato a operare nel successivo novembre, convocando il Tavolo Istituzionale Permanente (TIP) delle amministrazioni sottoscrittrici del CIS Ventotene già il successivo 5 dicembre. Nei primi dieci mesi del suo mandato ha ottenuto la chiusura della fase di verifica della falesia a rischio crollo, la pronuncia del Consiglio Tecnico Consuntivo richiesto dal RTI aggiudicatario dei lavori di messa in sicurezza per la quantificazione di extra dovuti alle difficoltà operative che avevano causato un forte rallentamento, contribuendo alla loro effettiva ripresa, l’avvio della progettazione esecutiva da parte del raggruppamento vincitore del Concorso internazionale di progettazione guidato da Engeko. Si è adoperato inoltre per la ricerca di soluzioni volte a migliorare la fruibilità del bene, il vero e proprio punto dolente per l’attuazione del Progetto governativo di rifunzionalizzazione del ‘Panopticon’, per i quali furono stanziati 70 milioni di euro nel 2016. Tra le varie soluzioni individuate e perseguite d’intesa con il TIP, vi è l’attività esplorativa per la ricerca di un lotto funzionale a Ventotene che potrebbe ospitare il museo virtuale, aule studio e spazi per la comunità garantendone così il funzionamento anche al verificarsi di condizioni meteomarine avverse che impediscano il raggiungimento di Santo Stefano.
In aggiunta al costante impegno su tutti i difficili nodi legati ai lavori in corso, avviati dopo più di 50 anni di abbandono grazie alla piena collaborazione e competenza di Invitalia soggetto attuatore dell’intervento, vi è stata un’autentica attenzione al coinvolgimento della Comunità locale, chiamata a partecipare a due incontri di cui il primo per condividere lo stato dell’arte del Progetto tenutosi quest’anno a Roma il 7 marzo, mentre il 23 marzo nella ‘Prima giornata della Conoscenza’ Macioce ha lanciato un invito aperto alla comunità a visitare l’ex carcere e prendere consapevolezza dei lavori in corso, a cui hanno aderito oltre 110 tra cittadini ventotenesi, studiosi e appassionati che si sono così riappropriati di una parte della loro identità.
“Sono grato al Governo per un così ampio attestato di stima nel mio operato. Accelererò, insieme alla struttura commissariale che mi affianca, la definizione di tutti i punti in sospeso, forti del supporto fornito da Invitalia, per giungere al pieno soddisfacimento delle aspettative governative verso questa grande opera che è stata lanciata nell’ormai lontano 2016 – ha commentato così Macioce che ha poi aggiunto – Ora basta ritardi, operiamo veloci verso l’apertura del Museo e l’avvio della Scuola di alta formazione, grazie anche all’intensa attività di relazioni istituzionali da me svolta a beneficio del Progetto e della Comunità di Ventotene.”