“Protagonista assoluto? Il sindaco Mantini, con un monologo di ben 25 minuti che, tra promesse elettorali e autocelebrazioni, ha ricordato più un comizio pre-campagna che un serio momento di confronto istituzionale.
Un vero capolavoro di oratoria, peccato solo per i presenti che, purtroppo, non avevano portato i popcorn.
Ma non è tutto. Il presidente del consiglio comunale ing. Quirino Mancini, in un inatteso colpo di scena, si è guadagnato il titolo di “irrispettoso” della serata.
Forse un ruolo cercato e voluto o imposto, chi può dirlo? Certo è che il rispetto per il lavoro degli assessori è stato messo sotto i piedi dallo stesso Sindaco.
Ma il triumvirato democratico, composto dal sindaco, dal vicesindaco e dall’assessore all’urbanistica, ha scelto di calarsi nei panni dei tuttologi onniscienti, intervenendo anche su questioni che non li riguardavano direttamente.
Come si suol dire, meglio prevenire che curare! Anche se, in questo caso, non c’era proprio nulla da curare.
Nel frattempo, gli altri assessori assistevano in silenzio e la loro dignità è stata messa da parte come una carta da gioco inutile.
Del resto, ricordiamolo: sono tutti pagati, quindi cosa importa se il loro lavoro viene calpestato?
Alla fine, lo stipendio arriva lo stesso. Chi l’ha detto che bisogna anche essere rispettati?
E non dimentichiamoci delle interrogazioni. Ah, quelle noiose, fastidiose richieste di chiarimenti. Che siano orali o scritte, meglio non rispondere, tanto che fretta c’è? Il tempo scorre, i cittadini aspettano, e nel frattempo si fa altro. Rispondere alle domande, dopotutto, è così sopravvalutato.
Un plauso particolare al consigliere delegato Sarracino, che, con una fine arte dell’intrattenimento, riesce sempre a mantenere alta l’attenzione della cittadinanza. Quanto al corpo di polizia locale, Sarracino sembra essere in vena di cabaret: tra una parola e l’altra, evita di ammettere ciò che tutti sanno, ovvero che la sua maggioranza l’armamento non lo vuole. Ma si sa, un po’ di mistero aggiunge sempre fascino alla scena.
A completare il quadro, la consigliera Cicchitti, interpellata sulla gestione di un bene riconosciuto come monumento naturale, ha risposto con sorprendente disinvoltura che la questione non le interessa. Un’affermazione che ha lasciato perplessi molti, soprattutto considerando la delicatezza del tema. Evidentemente, non tutti nel consiglio si sentono coinvolti nelle questioni di interesse pubblico, a meno che non tocchino ambiti più “stimolanti”.
Un siparietto davvero interessante, che ha saputo coniugare politica, teatro e un pizzico di ironia. Del resto, chi ha detto che la politica non può anche essere uno spettacolo comico?
Il restante dei consiglieri comunali sono solo pubblico “pagato” di uno spettacolo indecente”.