Nuovi 124 posti letto a disposizione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, per ridurre i tempi di attesa dei pazienti in Pronto Soccorso prima di ottenere un ricovero presso i reparti di degenza.
L’azione di contrasto al deplorevole fenomeno del boarding nei Pronto Soccorso laziali, dopo i primi incoraggianti già ottenuti, si sposta nella provincia di Latina.
In attesa del nuovo ospedale che darà una risposta strutturale ai bisogni assistenziali della comunità locale, la Regione Lazio interviene con una delibera di Giunta straordinaria e necessaria per dare immediata risposta ai pazienti costretti a volte a stazionare per giorni al Pronto Soccorso in condizioni non adeguate alla Sanità che vogliono e meritano.
L’incremento dei posti letto ha avuto il via libera oggi dalla giunta Rocca ed è parte integrante del progetto sperimentale e temporaneo per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali del Lazio, che è stato approvato lo scorso maggio e ora viene esteso anche nella Asl di Latina.
Nel dettaglio, l’Istituto chirurgico ortopedico (Icot) garantirà sia 29 posti letto di medicina generale per i pazienti in Medicina generale in attesa al pronto soccorso del Goretti di Latina sia altri 20 posti letto per la lungodegenza medica, dove i pazienti stabilizzati nei reparti di ricovero per acuti saranno trasferiti dall’ospedale del capoluogo pontino. Un processo, quello dedicato al trasferimento dei pazienti stabilizzati nei reparti dell’ospedale Goretti di Latina, che coinvolgerà anche la Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) San Raffaele Sabaudia con 30 posti letto, la Rsa Minturno Poggio Ducale con 15 posti letto, la Rsa Villa Silvana con 20 posti letto e la Rsa Residenza Pontina Latina con 10 posti letto.
Si tratta di un nuovo approccio centrato esclusivamente sui bisogni dei pazienti e sul miglioramento della loro esperienza con il Servizio Sanitario Regionale.
Un nuovo modello di intervento che tende a liberare i posti letto di ricovero per acuti occupati presso l’ospedale. Non solo, il progetto è finalizzato al ricovero tempestivo nei reparti di acuzie dei pazienti in pronto soccorso. E l’inversione di rotta è stata evidente, attraverso i provvedimenti del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e del direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani.
Infatti, gli ospedali del Lazio hanno registrato la riduzione dei tempi di attesa tra la visita e il ricovero (meno due ore di attesa a luglio 2023 rispetto a luglio 2022 e meno un’ora e 45 minuti di attesa ad agosto 2023 rispetto ad agosto 2022) e i tempi di attesa tra la visita e la dimissione (meno due ore e 45 minuti ad agosto 2023 rispetto a marzo 2023) nel periodo gennaio-settembre 2023.
Così la riforma sanitaria della Regione Lazio continua a prendere forma, grazie anche al progetto sperimentale e temporaneo per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso. I dati sono in netto miglioramento:
la diminuzione dell’83 per cento delle ambulanze e delle barelle bloccate presso i pronto soccorso a settembre rispetto al mese di gennaio di quest’anno;
il calo del 29 per cento delle attese dei pazienti in pronto soccorso prima di trovare un posto letto per il ricovero;
la riduzione 28 per cento delle attese dei pazienti nei pronto soccorso tra la visita medica e la dimissione.
«Fin dal primo momento ci eravamo assunti l’impegno di essere accanto alla sanità delle province del Lazio che, in questi anni, hanno pagato costi insostenibili in termini di compressione del servizio e qualità dell’offerta sanitaria», spiega il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
«Abbiamo esteso il progetto sperimentale per la gestione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso alla Asl di Latina – il cui bacino di utenza é di centinaia di migliaia di pazienti-, incrementando l’offerta dei posti letto di Medicina e di RSA estensiva. In totale 124 posti letto in più, così da rafforzare tutto il comparto dei pazienti acuti e post acuti di area medica che, per carenza di posti letto, spesso ha contribuito ad affollare il Pronto Soccorso», continua Rocca.
«Anche a Latina, quindi, ridurremo drasticamente i tempi di attesa tra la visita e il ricovero e quelli tra la vista e la dimissione. Nel 2026, con la realizzazione del nuovo ospedale di Latina e dell’ospedale del Golfo nel sud pontino, offriremo ai cittadini un’assistenza sanitaria adeguata ad un territorio che, é bene ricordarlo, ospita la seconda città del Lazio dopo Roma», conclude Francesco Rocca.