Il TAR Sezione staccata di Latina, con Ordinanza del 17 luglio ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla Società Oprafin di Roma contro l’Ordinanza con la quale il Sindaco di Sabaudia lo scorso 17 giugno aveva disposto la riapertura del cancello del “Varco Moravia” per consentire ai cittadini di esercitare nuovamente il diritto di libera fruizione del mare e agli organi di pronto soccorso di intervenire rapidamente su quel tratto di spiaggia in caso di emergenza sanitaria.
L’Ordinanza sindacale, oltretutto, era stata adottata in aderenza alla Sentenza del Consiglio di Stato del 2023, con la quale l’alto organo della Magistratura amministrativa aveva indicato la possibilità che l’Ente Locale adottasse una nuova Ordinanza di riapertura del Varco nelle more di varare provvedimenti “ordinari”, quali la espropriazione.
“Il Comune di Sabaudia ha fatto tutto ciò che doveva per garantire ai cittadini il diritto di accedere liberamente a quel tratto di spiaggia, che da anni è precluso per la presenza di recinzioni e ostacoli di vario genere posti in essere da alcuni proprietari delle ville. Ovviamente, pur nel rispetto delle decisioni della Magistratura, continueremo a porre in essere ogni azione amministrativa possibile, perché siamo convinti che questo sia dovere preciso di chi amministra un territorio che non sempre è pienamente fruibile da parte della collettività”. Questa è stata la prima dichiarazione del Sindaco Alberto Mosca appena appresa la notizia delle decisioni del TAR.
“Il Tar Lazio di Latina ha concesso la sospensiva ritenendo l’insussistenza del potere di Ordinanza conferito dagli artt. 50 e 54 del T.U.E.L. al Sindaco. Ciò in evidente contrasto con quanto lo stesso Tar solo un anno e due mesi or sono a proposito della stessa faccenda dell’apertura del Varco Moravia, decise. La scarna motivazione nulla riferisce circa i requisiti di necessità ed urgenza concernenti i soccorsi; la salvaguardia della macchia mediterranea e delle dune (come ci chiede la normativa e la Regione Lazio). Requisiti tutti riconosciuti nella Sentenza n. 183/23 dello stesso Tar, confermata dal Consiglio di Stato recentemente. L’Ordinanza ha stabilito anche la sussistenza del requisito del periculum in mora (sostanzialmente il pericolo di furti con il cancello aperto) che aveva invece escluso categoricamente con la Sentenza del 2023 e non provata da parte ricorrente. Non ha fatto alcun riferimento alla possibilità sancita dal Consiglio di Stato con la predetta Sentenza che il Sindaco possa rideterminarsi con nuovi ordini di riapertura e né alla circostanza che il Comune di Sabaudia, con delibera consiliare del 2023, abbia iniziato la procedura amministrativa ordinaria per l’acquisizione del detto varco Moravia. Stiamo valutando la possibilità dell’appello cautelare”. Queste le dichiarazioni dell’Avvocato Enrico Cellini, difensore dell’Ente Locale.