“La ricostruzione fornita alla stampa da parte dell’Usb sulle colonie estive per i minori disabili non corrisponde alla realtà dei fatti. Il servizio richiesto dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Latina alla cooperativa Osa soddisfa pienamente le richieste. Va inoltre sottolineato che quest’anno, per la prima volta, il Comune ha impegnato propri fondi per assicurare il servizio”. Con queste parole il sindaco Matilde Celentano replica alle polemiche sollevate da una parte minoritaria degli operatori Osa al fine di rivendicare un’occupazione di 12 mesi l’anno.
“Su 113 operatori soltanto 60 ha accettato di lavorare in estate – entra nel merito l’assessore al Welfare Michele Nasso – e tra questi c’è chi pretende di poter operare esclusivamente nell’ambito dei servizi scolastici, rifiutando incarichi per i centri diurni e l’assistenza domiciliare che darebbero loro la possibilità di lavorare più ore. Ma andiamo per ordine. Le colonie estive sono state organizzate per la durata di tre settimane su un range di quattro stabilito per andare incontro alle esigenze delle famiglie, con possibilità di scelta. Tutte le richieste sono state soddisfatte. In quanto al rapporto 2:1, cioè di un operatore ogni due bambini, è un dato inesatto. Il rapporto 1:1 è stato mantenuto per i casi più gravi di disabilità, mentre per quelli più lievi si passa a 1,5:1 fino a 2:1. E questo è del tutto regolare, dal momento che i minori disabili nelle colonie estive, a differenza delle attività scolastiche, non devono svolgere alcun programma. Non c‘è un Pai, Piano di attività individuale, da seguire. Nelle colonie estive, gli operatori forniscono un supporto alle attività di inclusione”.
Il sindaco Celentano e l’assessore Nasso si dichiarano profondamente amareggiati “dalla critica che appare del tutto strumentale, finalizzata a gettare discredito nei confronti dell’amministrazione comunale e della cooperativa Osa che gestisce una molteplicità di servizi socio-sanitari”.
“Trovo di cattivo gusto – conclude il sindaco Celentano – che si polemizzi su un servizio rivolto ai minorenni con disabilità per rivendicazioni sindacali che nulla hanno a che vedere con le fragilità. L’amministrazione comunale che rappresento non ha tagliato alcun servizio mentre ha posto al centro delle politiche sociali proprio la persona con fragilità. Vorrei ricordare a quei pochi operatori sociali scontenti che proprio per i minori, l’amministrazione che rappresento ha dato la massima priorità: il primo dei quattro centri diurni riaperti, dopo quattro anni di stop dovuto prima all’emergenza Covid e poi ai lavori di ristrutturazione e di adeguamento, è stato il centro di via Legnano. Qui, dopo alcuni mesi dalla riapertura, abbiamo anche realizzato un parco giochi all’esterno. In 13 mesi di amministrazione abbiamo rinnovato tutte le convenzioni socio-sanitarie in ambito distrettuale, sviluppando progettualità innovative, realizzabili con i fondi del Pnrr, come quella per il ‘Dopo di noi’ a sostegno delle persone con disabilità, e quelle a contrasto della povertà estrema, con l’attivazione di una Stazione di posta – Centro servizi e forme di housing first. Infine, segnalo che per gli operatori sociali abbiamo sottoscritto una convenzione per il rafforzamento della prevenzione del fenomeno del burnout per i distretti Lt2 e Lt3”.