Il moto ondoso non consente la partenza prevista
per la prossima settimana
“E’ un’estate anomala, dobbiamo rinviare la
partenza di qualche giorno o qualche settimana”.
La notizia arriva direttamente per bocca di
Cristian Nardecchia, nel giorno della conferenza
stampa di presentazione della sua impresa, quella
di mettersi in acqua in bici, partendo da Bastia in
Corsica per approdare sule coste laziali a Latina, nel tratto di
spiaggia antistante il Fogliano Hotel New Life. Parliamo di quasi
quasi 200 miglia marine, pari a 370 chilometri di terra, alla
velocità di poco più di quattro nodi, ovvero circa 8 km/h.
“L’impresa è fattibile – ha ribadito Nardecchia –, anche se non ci
si sente mai pronti. Fisicamente sto bene, però se il mare al
momento non lo consente bisogna accettare e rispettare la natura.
Pedalare in bici in mare? Significa mettere in moto tutto il corpo,
non solo le gambe”. “Una sana follia – ha commentato il sindaco
Lidano Lucidi –, ma Cristian Nardecchia ci ha abituato alle
imprese, come lo ha fatto il compianto Daniele Nardi. Sezze è
stata fondata da Ercole, il nostro simbolo è il leone. C’è un grande
orgoglio di appartenenza e ammirazione nei confronti di questi
concittadini”. “Cristian pedalerà con il cuore. Tutta la città di
Sezze sarà con lui” a dirlo è il vice sindaco Michela Capuccilli”.
Presenti nella terrazza vista mare del Fogliano Hotel New Life, al
tavolo dei relatori, anche Alberto Spagnoli, ingegnere, manager
sportivo e grande amico di Cristian, e Stefano Montini ciclista e
presidente del Team Nardecchia Montini: “Lo sosteniamo in
questo viaggio, gli saremo vicina anche in barca”.
Saranno 55 le ore di mare, che servono per coprire la distanza ad
una andatura sostenibile. Cristian pedalerà su un
modello di bici ad acqua prodotta dall’azienda spagnola Red
Shark, azienda con sede a Roses in Costa Blanca, disegnata dalla
matita dell’ingegnere Joseph Robau, lo stesso che ha creato il
nuovo Maggiolino della Volkswagen. Un sup di plastica e
carbonio, pedali collegati ad una ventola per indurre il movimento.
Bici che ad oggi è stata provata da Cristian sia in Spagna, che
nella tratta Latina – Ponza, ovviamente andata e ritorno.
Una volta giunti a Bastia, Nardecchia e l’entourage rimarranno un
paio di giorni in Corsica, per poi mettersi in acqua all’alba per
circa 20 ore in mare aperto, poi avvicinandosi a 6 miglia (poco di
11 chilometri) dalla costa italiana, della Toscana e del Lazio.
Sarà seguito da uno scafo da 18 metri ed uno leggermente più
piccolo. A bordo anche personale medico, con le infermiere e
sorelle Annamaria ed Alessandra: “Pronte a partire insieme a lui”
ci dicono. Nardecchia indosserà una divisa speciale per garantire
lo sbalzo termico tra il giorno e la notte, realizzata dall’azienda
pontina Level Bike World.
Le altre imprese
“Ridefinire l’impossibile” è il libro del titolo del libro, che
condensa la prima impresa di Cristian Nardecchia. Quella dell’11
e 12 settembre 2021, primato mondiale di dislivello, di 18.075
metri (due volte l’altezza dell’Everest) in 22 ore, 17 minuti e 56
secondi, percorrendo nella sua Sezze via Monticello, 241 volte,
570 metri a giro con pendenza del 14,3% e 75 metri di dislivello.
L’impossibile Nardecchia lo ha ridefinito anche il 25 giugno 2022
sulle Dolomiti, con il nuovo primato D+1000, scalando il Passo
Giau in 31 minuti e 40 secondi; un minuto in meno dei 32 e 42
secondi da Egan Bernal, vincitore del Giro d’Italia 2021. Parliamo
una salita in quota a 2.226. mt, di oltre il 10% di pendenza, quasi
dieci chilometri lineari di percorso e un dislivello di mille metri.