È arrivato alla 5° edizione il “Premio Camilla – Città di Priverno”, riconoscimento dedicato alla mitica Regina dei Volsci, figlia di Metabo, Re della città volsca di Privernum, che si caratterizza per l’intento di valorizzare la figura femminile in tutti i suoi ruoli pubblici, al fine di affermare l’importanza della sua presenza e del suo operato nella società , nei diversi ambiti: arte e cultura, volontariato e sport, comunicazione e giornalismo, istruzione e formazione, imprese e professioni, politica e istituzioni.
Attraverso il Premio, si vuole raccogliere un prezioso patrimonio etico, culturale e sociale da utilizzare quale esempio positivo per la formazione delle coscienze delle giovani generazioni, in particolare delle ragazze e delle giovani donne. Il riconoscimento del merito e la valorizzazione della figura femminile sono posti alla base di una cultura che vuole promuovere e diffondere, soprattutto tra i più giovani, l’educazione al senso dell’impegno e l’educazione alle differenze di genere, al fine di contribuire all’affermazione della donna in ogni campo, secondo i suoi desideri, le sue inclinazioni e le sue capacità, accanto all’uomo, nel riconoscimento e nel rispetto reciproci.
Il Premio Camilla – Città di Priverno, e destinato esclusivamente a donne che abbiano compiuto almeno 16 anni, senza altri limiti di età, nate o residenti, almeno da un anno rispetto alla candidatura, nella Regione Lazio, che si siano distinte per merito in una delle sezioni tra quelle suddette. “Il Premio, nella sua matericità, consiste in un pregevole ciondolo/monile in argento ispirato alla mitica amazzone “Camilla”, prodotto dalla Maison Boccadamo, esclusivamente per il Premio – spiega l’amministrazione di Priverno – vi invitiamo a prendere visione dell’Avviso pubblico e delle modalità di partecipazione per l’anno 2024, Va edizione, riportati sul sito del Comune di Priverno. Auspichiamo che vogliate accogliere l’invito a darne la massima diffusione, in particolar modo all’interno delle vostre realta associative, professionali, sociali, ecc., al fine di poter riconoscere sempre di più , il valore di quelle donne che, nel corso della loro vita, si distinguono per un impegno meritevole di essere riconosciuto”.