Non un semplice congresso, un convegno come tanti, ma una tavola rotonda, un incontro di idee ed esperienze per trovare e analizzare i sistemi più idonei che possano salvaguardare la fascia costiera dagli effetti distruttivi e a volte devastanti prodotti dai cambiamenti climatici. Tutto ciò si discuterà a Terracina il 22 marzo prossimo, dalle ore 15 alle 19, presso l’Hotel Torre del Sole.
Geologi, biologi, architetti, ingegneri e scienziati dei settori scientifici legati al mare si incontreranno e discuteranno il problema della resilienza del territorio costiero alla luce dei loro studi e delle loro esperienze. La scienza e il buon senso, dunque, al servizio delle esigenze di un mondo che sta cambiando alla velocità della luce. Le regioni marittime svolgono un ruolo importante nell’affrontare il cambiamento climatico e mitigare gli effetti negativi poiché subiscono gli effetti del clima del cambiamento sul proprio territorio come l’innalzamento del livello del mare, l’erosione costiera, le inondazioni e molte altre conseguenze. Queste sono una realtà da affrontare, un territorio in regressione per le zone costiere, è necessario contribuire alla progettazione e all’implementazione di soluzioni place-based. Dovremmo insistere anche verso l’U.E. nel modificare rapidamente le sue politiche e azioni per rispondere a ciò che già esiste per mettere in atto misure di adattamento, considerando sia le situazioni di emergenza a breve termine sia l’obiettivo a lungo termine di costruire un’Europa resiliente ai cambiamenti climatici, come affermato nella Legge europea sul clima e nella nuova strategia di adattamento climatico dell’UE.
Obiettivi: Aumentare la consapevolezza sulle minacce che i cambiamenti climatici pongono alle coste. Presentare le migliori pratiche e le soluzioni innovative per la difesa e l’adattamento del litorale. Promuovere la collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini per la salvaguardia del patrimonio costiero. La tavola rotonda, organizzata dall’AIPU (Associazione Internazionale per il Progetto Unesco) in collaborazione con gli ordini degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geologi, ha per titolo “Cambiamenti climatici e resilienza del territorio costiero”. I lavori si apriranno con i saluti del Sindaco di Terracina Arch. Francesco Giannetti, a cui seguiranno quelli del Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Latina Arch. Massimo Rosolini, dell’Ing. Luca di Franco, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina, e della Dott.ssa Simonetta Ceraudo, Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio.
Si avvicenderanno i seguenti relatori: Prof. Adriano Madonna, biologo marino di EClab Università Federico II di Napoli, che tratterà di “Cambiamenti climatici: dinamiche marine anomale e loro effetti”; Prof. Carlo Donadio, del DISTAR Università Federico II di Napoli, che intratterrà sul tema “Le modificazioni della costa”; il Dott. Sergio Capucci dell’ENEA parlerà di “Resilienza della costa dai cambiamenti climatici: sfide e soluzioni per la salvaguardia dei litorali”; l’Ing, Massimo Carnevali di Ecopro srl relazionerà su “Una soluzione sostenibile per la rigenerazione delle spiagge”; infine, il geologo Dott. Massimo Amodio concluderà gli interventi con “Il contributo dei professionisti per interventi naturalistici e resilienza della fascia costiera”.
Modererà il convegno l’Arch. Luigi Valerio di DISTAR – AIPU Università Federico II di Napoli, già Dirigente dell’Ente Parco Riviera di Ulisse.
Alle 18.30 circa avrà luogo il dibattito e alle 19 si concluderanno i lavori.
Come è indicato nella locandina-invito, la partecipazione all’evento riconoscerà ad architetti, ingegneri e geologi iscritti ai rispettivi ordini professionali, n. 3 crediti formativi.