Le notti tra il 18 e il 19 (San Giuseppe) e tra il 24 e 25 (l’Annunciazione) del mese di marzo, dopo l’ora del tramonto, ricorre l’antico rituale purificatorio e propiziatorio del fuoco che segna l’inizio della primavera.
I fuochi di San Giuseppe costituiscono una delle più antiche tradizioni sopravvissute al passare dei tempi: una manifestazione popolare che ha fuso, attraverso secoli, aspetti del paganesimo con la religiosità cristiana, facendo giungere sino a noi i riti antichissimi del fuoco.
«Quest’anno l’Amministrazione comunale – affermano l’assessora alla Cultura Maria Innamorato e la delegata al Turismo, Spettacolo ed Eventi, Aura Contarino – ha voluto coinvolgere sia il centro che i borghi nella tradizionale accensione dei “Fuochi di San Giuseppe”. Per questo, anche grazie alla collaborazione dei vari comitati dei centri anziani e di alcune associazioni, abbiamo stilato un calendario di appuntamenti a cui la popolazione è invitata a partecipare».
Si inizierà martedì 19 marzo alle ore 19 con il grande falò nel parcheggio di via Carducci, antistante il Palazzo comunale, a cura delle associazioni Esso chissi de Cisterna, Butteri di Cisterna, FAP scuola d’arte e spettacolo, Hot Feet Dance, MGA Studios, Spazio Aperto arte e spettacolo.
Si proseguirà venerdì 22 marzo alle ore 18.30 nel Centro anziani San Valentino; sabato invece i fuochi si accenderanno alle ore 17 negli spazi esterni dei Centri anziani di Le Castella (a cura dell’APS Le Castella), e alle 19.30 di Prato Cesarino (a cura del Comitato di Gestione del Centro anziani).
Domenica 24 marzo alle ore 17 nel centro anziani Augusto Leonardi di via Primo Maggio si terrà l’ultimo “foco de San Giuseppe”