In data 12 febbraio c.a. alle ore 19:00 un ignoto malvivente, travisato da passamontagna e con guanti in
lattice, ha rapinato sotto la minaccia di un’arma la titolare di un negozio di Itri. La donna presente dietro il
bancone, ha assistito inerme alle minacce del rapinatore, che, dopo averle puntato la pistola in direzione del
viso, si è scagliato su una vetrina espositiva rompendola con il calcio della pistola. Infranta la barriera, ha
asportato alcuni telefoni cellulari, ma i vetri taglienti non hanno lasciato scampo al giovane che ha iniziato a
perdere copioso sangue a seguito di una profonda ferita.
A nulla è servito il tentativo da parte del reo di disfarsi dei vestiti usati per compiere la rapina,
immeditatamente rinvenuti e posti sotto sequestro dagli investigatori, che in meno di dieci minuti hanno
raggiunto il centro cittadino di ITRI e si sono lanciati alla ricerca del malvivente.
Sono seguiti i rilievi da parte di personale specializzato del N.O.RM.-Sezione Operativa di Formia che ha
materialmente esperito la campionatura delle tracce biologiche di sangue rinvenute lungo il tragitto, tra cui
un fazzoletto inzuppato di sangue lasciato cadere dal rapinatore inavvertitamente lungo la via di fuga.
Le tracce di sangue disseminate lungo il percorso e la visione di alcuni video del circuito di sorveglianza
cittadino sono stati di fondamentale aiuto per ricostruire le fasi immediatamente successive alla rapina e
poter dunque indirizzare le indagini.
In mezz’ora la città di Itri è stata paralizzata dalla capillare presenza di pattuglie di Carabinieri, che senza
sosta hanno controllato ogni angolo della città in cerca di un indizio che potesse portare all’identificazione
del reo che si era allontanato in bicicletta.
Questa presenza insolita e invasiva dei Carabinieri ha fatto si che, poco dopo la mezzanotte arrivasse una
chiamata alla centrale operativa della Compagnia di Formia, dove la voce di un avvocato asseriva che un suo
cliente voleva costituirsi per una rapina commessa la sera stessa.
Poco dopo bussava alla porta della Stazione di Itri un giovane diciassettenne accompagnato dal proprio
difensore, il quale con un dito bendato, che risulterà poi essersi tagliato nell’atto di sottrarre i cellulari
dall’interno della vetrina espositrice, ha consegnato tutta la refurtiva comprensiva di nr. 2 telefoni cellulari,
nr.1 smartwatch e l’arma, poi risultata essere una pistola giocattolo priva di caricatore e tappo rosso, che la
rendeva a tutti gli effetti identica a quella in uso alle forze di polizia.
Sulla scora delle risultanze acquisite il giovane è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale per i minorenni di Roma.