«Un provvedimento autoritario gravissimo che non solo colpisce e limita il lavoro dei giornalisti, ma soprattutto il diritto dei cittadini di essere informati e rende più indifese le stesse persone private della libertà». Per questo, associazioni e movimenti «sostengono la mobilitazione della Federazione nazionale della stampa italiana, dell’Usigrai, dell’Ordine dei giornalisti» e hanno lanciato una petizione per chiedere al Parlamento «di non approvare il testo e si uniscono all’appello rivolto, anche dall’ex vice presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena». Inoltre, la petizione chiede al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella «di non firmare questo provvedimento eventualmente varato».
Ė questo l’appello con il quale è stata lanciata una petizione per manifestare la propria contrarietà al «divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare, previsto dall’emendamento proposto dal deputato di “Azione” Enrico Costa».
Anche Controcorrente Lazio aderisce convintamente all’appello e sostiene l’invito dei promotori «al mondo dell’informazione, della cultura, della società civile, ai sindacati, alle reti sociali, a tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà d’informazione e il diritto di essere informati perché sostengano con la loro firma questa petizione».
Per sottoscriverla, ci si può collegare al link seguente: https://www.change.org/p/no-alla-nuova-legge-bavaglio-appello-al-parlamento-e-al-presidente-sergio-mattarella