“Ancora una volta siamo a sottolineare la situazione difficile che si sta verificando ormai da tempo nelle articolazioni sanitarie della nostra provincia”. Lo afferma in una nota la Cisl di Latina che prosegue così: “Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina e le liste di attesa sono vitali non solo per il funzionamento di tutti i reparti dell’ospedale, ma sono soprattutto una garanzia per la prevenzione di tutti i cittadini che ne fanno richiesta. I medici di reparto non possono sopperire alla mancanza di personale al pronto soccorso, perché, così facendo, si manda in crisi tutto il sistema organizzativo dell’ospedale. Presso il nosocomio tutti lamentano, sia medici che personale sanitario, così come il cittadino in attesa di essere ricoverato o visitato, la mancanza di personale e i tempi d’attesa troppo lunghi e mal sopportano questa situazione, che si tramuta in aggressione nei confronti del personale sanitario”.
“Altra criticità importante riguarda il personale attualmente in servizio presso l’istituto ICOT Latina Gruppo Giomi, in quanto nella giornata del 4 gennaio 2024, la proprietà del Gruppo comunicava ai propri dipendenti che le retribuzioni del mese di dicembre avrebbero subito un ritardo sui consueti termini di pagamento. Questa situazione è inconcepibile, in quanto attualmente presso il Gruppo Giomi lavorano circa 700 lavoratori, spettatori incolpevoli, che per problematiche burocratiche, stanno subendo un danno economico e sociale e ciò potrebbe avere ricadute sul tessuto economico e sociale del territorio, con un rischio potenziale di ingenerare problemi di ordine pubblico”.
Commenta il Segretario Generale Roberto Cecere: “E’ necessario un intervento celere del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca sulle modalità di gestione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ed del Gruppo Giomi. La Cisl di Latina è interessata a lavorare sinergicamente insieme alla Cisl regionale su tali criticità, per trovare delle soluzioni e delle iniziative, volte a ripristinare un giusto equilibrio delle problematiche e realizzare una sanità territoriale più vicina ai bisogni dei cittadini. Le nostre federazioni di categoria stanno seguendo tali vertenze, tramite assemblee nei posti di lavoro, ma siamo molto preoccupati delle possibili negatività di tali disservizi e delle ricadute che gli stessi potrebbero avere sulla cittadinanza, in quanto il nostro compito è tutelare la collettività pontina. In particolare dobbiamo rivolgere un pensiero alle persone sole, anziane e diversamente abili, per evitare che le stesse rinuncino a curarsi nella nostra città. La prevenzione e l’assistenza devono rimanere il principio fondamentale nella nostra Sanità. Questa è la battaglia che insieme, noi parti sociali, dobbiamo affrontare altrimenti rimangono solo chiacchiere da bar”.