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Il Presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone, chiudendo l’Assemblea nazionale a Milano, ha affermato:
“La Regione Lombardia che dieci anni fa, mentre altre Regioni le distruggevano, ha tenuto e potenziato le Comunità montane, è un modello di impegno istituzionale che oggi permette di governare processi complessi di sviluppo per tutto l’Arco Alpino. Unendo maggiormente le politiche regionali per le montagne, troppo spesso fragili e timidi, consentendo, nell’autonomia un nuovo ruolo per le Autonomie, i Comuni che lavorano insieme nelle Alpi, Regione unica al centro dell’Europa. E il Green New Deal europeo non può che ripartire da questo impegno delle Alpi a essere più forti e coese”.
” Questo aspetto – ha sottolineato il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci, presente all’Assemblea – che come UNCEM Lazio sosteniamo da tempo, critica la proliferazione dei soggetti istituzionali che si occupano di governo del territorio ed in particolare le varie forme volontarie di aggregazioni comunali, dalle Unioni di Comuni, alle Unioni Montane, a quelle Snai, ai Consorzi specifici, che sicuramente indeboliscono proprio la possibilità di un intervento organico ed efficace per la montagna.
E’ di tutta evidenza – ha continuato Bellucci – che non c’è una visione semplificata ed unitaria della funzione amministrativa che la Costituzione affida alle Regioni ed agli Enti Locali, in applicazione dell’Art.44, manca cioè un modello unico associativo come fattore intermedio di prossimità, come può essere la Comunità Montana, con i suoi 4.200 Comuni, in diretta funzionalità con la Provincia, che è ente intermedio di area vasta.”
“Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana – ha concluso Bellucci – sostenendo le Comunità Montane lombarde per le quali ha preannunciato uno stanziamento di 11 milioni di euro, conferma la nostra posizione ed offre a livello nazionale il modello della Comunità Montana, come virtuoso ed adatto ad applicare al meglio la programmazione regionale per le aree interne e montane”.