
Con grande soddisfazione, il Consiglio Comunale di Cisterna di Latina, nell’ultima seduta ha
approvato la mozione promossa dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, che rappresenta un
contributo per garantire una maggiore equità salariale e combattere la povertà lavorativa. Il
documento ha ottenuto i voti favorevoli dell’intera maggioranza e del consigliere di minoranza, di
Forza Italia, Gino Cece.
La proposta, che stabilisce un salario minimo di 9 euro lordi l’ora per tutti i lavoratori impiegati in
appalti pubblici, si inserisce nel solco di una battaglia che il M5S porta avanti ormai da tempo a
livello nazionale.
Il M5S ha infatti avviato questa battaglia sin dal 2022 con una proposta di legge, a firma dell’ex
premier Giuseppe Conte, che ha visto l’adesione di altre forze politiche progressiste come il PD,
Sinistra Italiana, Verdi e Azione. Purtroppo, nonostante gli sforzi, il Governo ha bocciato la
proposta di legge in Parlamento, impedendo di fatto l’introduzione di un salario minimo universale.
“A livello locale, non possiamo restare inermi di fronte alla crescente disuguaglianza e alla povertà
lavorativa che colpisce tante persone nel nostro paese – sottolinea il capogruppo del M5S di
Cisterna Elio Sarracino – e questa mozione rappresenta un contributo concreto per dare dignità al
lavoro. Vogliamo lanciare un segnale forte: ‘Basta paghe da fame, soprattutto da chi lavora per
conto delle amministrazioni pubbliche”.
La mozione approvata a Cisterna stabilisce che, nelle gare d’appalto e nelle concessioni comunali,
sia riconosciuta una premialità in termini di punteggio alle aziende che garantiranno un salario
minimo orario di almeno 9 euro lordi. Questo strumento, già adottato in città come Firenze, Napoli
e Livorno, rappresenta un passo importante verso una maggiore giustizia sociale e una tutela dei
diritti dei lavoratori.
“Non abbiamo la pretesa di sostituirci al Parlamento – prosegue Sarracino – ma vogliamo che la
nostra città sia parte di una battaglia di civiltà e dignità, in difesa di uno dei diritti fondamentali
della nostra Costituzione: quello di ogni lavoratore a una retribuzione proporzionata alla qualità e
quantità del suo lavoro”.
Oggi in Italia, oltre 3 milioni di lavoratori sono sotto la soglia di povertà nonostante abbiano un
impiego. Un dato che rende ancora più urgente l’introduzione di un salario minimo che garantisca
un’esistenza dignitosa per tutti. La proposta di Cisterna si inserisce in un contesto europeo, dove 22
Paesi hanno già adottato un salario minimo, e il Consiglio dell’Unione Europea ha recentemente
dato il via libera alla direttiva che introduce un salario minimo adeguato in tutti i Paesi membri.
“Questa mozione è una misura di civiltà, che porta avanti la battaglia per la dignità dei lavoratori, e
speriamo che altre città seguano il nostro esempio – conclude il portavoce del M5S di Cisterna -.
Con questa iniziativa il Comune di Cisterna si pone in prima linea nella lotta contro il lavoro povero
e a favore dei diritti dei lavoratori, cercando di dare un segnale inequivocabile in un periodo storico
in cui ribadire il valore dell’uguaglianza e della giustizia sociale è un dovere assoluto”.