Il prossimo Concorso provinciale “L’olio delle Colline” si arricchirà di una nuova sezione: “Olivi spettacolari della Provincia di Latina”. Questo, specifica il Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina), che organizza lo stesso Concorso, il suo obiettivo: integrare le già consolidate iniziative finalizzate a promuovere e valorizzare la coltivazione dell’olivo in Agro Pontino ed evidenziare il ruolo che tale coltura riveste nella caratterizzazione dei paesaggi del territorio. A tale proposito, da ricordare che da sempre lo stesso Concorso dedica un premio ai “Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Lepini, Ausoni e Aurunci”. Verranno individuati e premiati gli esemplari di olivo che si distinguono per dimensioni non comuni o per forme particolari o per altri aspetti paesaggistici ed ambientali. Quegli esemplari in particolare che rappresentano un raro esempio di maestosità e longevità o quegli esemplari presenti in prossimità di strutture architettoniche di importanza storica o religiosa quali monasteri, dimore storiche o giardini. Inoltre, verranno presi in considerazione anche quegli olivi che assumano forme particolari o quegli olivi isolati che, per la loro specifica posizione, caratterizzano un paesaggio. Circa le dimensioni, devono avere il fusto di almeno un’altezza di 130 cm e una circonferenza superiore a 250 cm. Nel caso in cui si tratta di olivi con tronco frammentato, il diametro è quello complessivo ottenuto ricostruendo la forma teorica dello stesso tronco intero. Per quanto riguarda gli olivi con il pregio naturalistico legato alla forma o portamento, si può prescindere dal criterio dimensionale, nel caso in cui c’è un esemplare che, a causa ad esempio di avversità meteoriche o eventi traumatici o patologici o per caratteristiche climatiche ed edafiche, abbia assunto forme del tutto particolari e degne di nota in termini di spettacolarità. Ecco due esempi: olivi radicati in zone con venti dominanti che determinano la cosiddetta chioma a bandiera; olivi con forme del fusto spiralate o con caratteristiche forme mammellonari. Ma possono essere considerati anche quegli esemplari che, a causa dell’erosione del suolo, evidenziano un particolare apparato radicale superficiale reticolare, e quegli esemplari che, in presenza di muretti a secco, o in corrispondenza di altri manufatti, con i loro apparati radicali, abbiano inglobato una parte del manufatto stesso, conferendo una particolarmente tipicità al complesso arboreo/manufatto. Anche il valore ecologico può rappresentare un importante prerogativa per la salvaguardia e valorizzazione degli stessi olivi. Da precisare che non saranno presi in considerazione gli esemplari trapiantati negli ultimi sessant’anni, soprattutto se provenienti da aree extraprovinciali. “Per procedere al loro censimento – afferma Luigi Centauri, presidente del Capol – abbiamo predisposto una scheda che verrà messa a disposizione dei rilevatori della nostra Associazione. Una volta censiti, realizzeremo un elenco provinciale degli olivi spettacolari, previo il nulla-osta dei proprietari, informandone la Provincia di Latina e le istituzioni interessate a valorizzare la coltivazione dell’olivicoltura e la difesa idrogeologica e paesaggistica dei territori interessati”.