Si è tenuto a Latina nello Spazio eventi di via San Carlo da Sezze, venerdì 20 dicembre, un evento organizzato dal Partito Democratico di Latina e dal Movimento Federalista Europeo di Latina dedicato all’analisi e al dibattito sulle prospettive di riforma dell’Unione Europea, con particolare attenzione al ruolo cruciale giocato dal “Rapporto Draghi”.
L’incontro, molto partecipato, anche con interventi dal pubblico, ha offerto uno spazio di riflessione sulle sfide economiche, sociali e tecnologiche che l’Europa è chiamata ad affrontare in un contesto globale sempre più complesso.
Hanno aperto i lavori Marco Cepollaro, segretario del PD Latina, e Nicola Catani, presidente MFE Latina, che si sono soffermati sul ruolo di indirizzo del Rapporto per le nuove sfide della competitività europea e per una nuova visione di “impresa” che Draghi ha sottolineato essere cruciali per la “sostenibilità” dell’economia e del tessuto sociale europeo.
All’evento sono intervenuti Beatrice Covassi, presidente di “Io Parlo Europeo” ed ex parlamentare europea S&D del PD, Antonio Padoa Schioppa, professore emerito dell’Università di Milano, e Mario Leone, direttore dell’Istituto Spinelli e rappresentante MFE Lazio.
Beatrice Covassi ha affrontato il tema della competitività delle imprese nell’ambito del processo di digitalizzazione che l’Unione europea ha in atto alla luce del recente Regolamento UE di cui artefice principale è stato un parlamentare europeo italiano del PD, Brando Benifei; molti spunti di riflessione sono stati offerti sulle opportunità e sulle sfide connesse alla transizione digitale delle imprese per rendere sempre più dinamiche sul mercato. Il prof. Padoa Schioppa, prendendo spunto dal suo recente volume “Destini incrociati” (Il Mulino), per soffermarsi sulle crisi che attraversano l’Europa e sulle crisi multipolari, esaminando il ruolo dell’UE nel fronteggiare le emergenze geopolitiche e sociali globali. Infine, concludendo anche l’evento, è intervenuto Mario Leone con una disamina sul Rapporto Draghi e le possibili implicazioni istituzionali a trattati europei vigenti e richiamando l’attenzione su una riforma della governance UE ormai non più rinviabile per rendere l’UE più efficace e democratica.