Il Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) è una realtà che riguarda sempre più famiglie anche nella nostra provincia. In Italia, 1 bambino su 77 nella fascia d’età 7-9 anni è affetto da questa condizione, e ogni anno si registrano circa 4.000 nuovi casi. Nonostante questi numeri, chi vive questa realtà quotidianamente si scontra con un sistema sanitario lento e insufficiente: diagnosi tardive, liste di attesa interminabili, personale scarso e costi elevati per accedere alle terapie.
Le famiglie sono spesso lasciate sole in una situazione di incertezza che aggrava ulteriormente il loro carico emotivo ed economico. A queste difficoltà si aggiunge un problema ancora più grave: i ritardi nelle diagnosi e nell’accesso alle terapie compromettono la possibilità di intervenire precocemente. Questo è particolarmente dannoso per i bambini con disturbi del neurosviluppo, perché la diagnosi precoce è fondamentale per avviare trattamenti tempestivi che possono fare una differenza significativa nel loro sviluppo e nella qualità della loro vita.
Per questo, il Partito Democratico di Latina ha presentato una mozione che chiede interventi concreti e urgenti. Sebbene il Comune non abbia competenze dirette in ambito sanitario, la Sindaca Matilde Celentano, in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, ha un ruolo chiave. “Può e deve rappresentare le esigenze delle famiglie presso la Direzione Generale della ASL e il Distretto Nord, per avviare un percorso di miglioramento dei servizi”.
“Con questa mozione chiediamo alla Sindaca di convocare con urgenza la Conferenza dei Sindaci per affrontare tre priorità fondamentali:
- Ridurre i tempi di attesa per diagnosi e terapie, che oggi costringono le famiglie a ritardi inaccettabili.
- Assumere personale specializzato come neuropsichiatri, psicologi e terapisti occupazionali, necessario per garantire cure adeguate.
- Migliorare la rete territoriale integrando sanità, scuola e servizi sociali, per offrire un supporto completo e continuo alle famiglie.
Inoltre, chiediamo alla Regione Lazio di fare la sua parte, potenziando i finanziamenti per i servizi di neuropsichiatria infantile e garantendo una distribuzione equa delle risorse in tutte le province. Solo così sarà possibile ridurre le disparità territoriali e costruire un sistema sanitario più giusto e accessibile per tutti.
Ribadiamo il nostro impegno a sostenere questa causa, promuovendo il dialogo tra istituzioni, famiglie e operatori del settore. Ci mettiamo a disposizione per raccogliere segnalazioni, testimonianze ed esigenze più specifiche, con la speranza di poter fare pressione e sollecitare maggiori interventi da parte delle Istituzioni e di far sentire meno sole moltissime famiglie”.