Maggiore equità sociale nelle tariffe che entreranno in vigore dal prossimo anno per il servizio di mensa e trasporto scolastico.
Proprio per questo le fasce di reddito ISEE di riferimento saranno di più delle attuali due con sconti per le fasce più deboli.
È stata deliberata la rimodulazione delle tariffe del servizio di refezione e trasporto a partire dal prossimo settembre e che pone al centro il principio di “equità sociale” secondo cui la contribuzione deve essere correlata all’effettiva capacità economica delle famiglie, con il principio di economicità cui deve necessariamente tendere l’azione amministrativa.
Nello specifico, per il servizio di mensa, per la fascia di reddito ISEE da 0,00 a 9.360,00 euro il costo unitario del pasto sarà di 2 euro, per la fascia ISEE da 9.361,00 a 20.000,00 il costo unitario per pasto sarà di 3 euro, per la fascia ISEE da 20.001,00 a 30.000,00 il costo unitario per pasto sarà di 4 euro, per la fascia ISEE da 30.001,00 in poi e per i non residenti il costo unitario per pasto sarà di 4,50 euro.
Passano da due a tre, invece, le fasce di riferimento per il servizio di trasporto scolastico che per il reddito ISEE da 0,00 a 9.360,00 euro il costo dell’abbonamento mensile sarà di 25,00 euro, per la fascia ISEE da 9.361,00 a 18.600,00 il costo dell’abbonamento mensile sarà di 35,00 euro, per la fascia ISEE da 18.601,00 in poi il costo unitario dell’abbonamento mensile sarà di 45,00 euro.
«La rimodulazione – spiegano il sindaco Valentino Mantini, l’assessora alla Scuola e ai Servizi Sociali, Stefania Krilic, e l’assessora al Bilancio Maria Innamorato -, tiene conto delle varie tipologie di utenza, tra cui giovani coppie con contratti a termine, part-time, disoccupate, oltre alle situazioni di grave disagio note e seguite dai servizi sociali, prevedendo almeno due fasce di sconti maggiori rispetto all’attuale tariffa. È, inoltre, intenzione dell’amministrazione andare incontro alle famiglie dei lavoratori portando il servizio di mensa scolastica fino alla fine dell’anno scolastico. Un segno tangibile dello spirito solidale della comunità cisternese e di questa amministrazione, nell’applicazione del principio di maggiore equità sociale e parità di diritti».