È stato inaugurato a Cisterna il nuovo servizio del distretto socio-sanitario LT/1 comprendente i comuni di Aprilia (capofila), Cisterna, Cori, Rocca Massima.
Si chiama “Ohana” e vuol dire famiglia, infatti si tratta di un centro famiglia facente parte della rete regionale di infrastrutture sociali, gestite da enti del terzo settore, che erogano servizi di natura psicosociale rivolti a un’utenza più fragile e multiproblematica, inviata da altri servizi.
Alla cerimonia erano presenti l’assessora ai Servizi Sociali di Cisterna, Stefania Krilic, il vice sindaco di Rocca Massima, Angelo Tomei, la delegata alle politiche sociali di Cori, Anna Maria Tebaldi, le dirigenti di Aprilia Teresa Marino e di Cisterna Stefania Savocchi, la coordinatrice dell’ufficio di piano del Distretto LT1 Stefania Zanda, i rappresentanti dell’agenzia formativa Latina Formazione e Lavoro e degli enti del terzo settore che hanno collaborato alla co-progettazione.
Il Centro Famiglia “Ohana” ha sede in via Giovanni Falcone, nelle adiacenze dell’UCPC, e svolge i servizi di accoglienza, mediazione familiare, spazio neutro, sostegno alla genitorialità, consulenza legale, di coppia, individuale, al minore, prevenzione e gestione della dispersione scolastica, mediazione linguistica e culturale.
La gestione dei servizi, secondo le specifiche competenze, sono affidate alla Cooperativa Sociale Operatori Sanitari Associati, a la Coccinella Cooperativa Sociale, all’Agenzia Formativa Latina Formazione e Lavoro srl, al C.S.I. Dialogo APS.
Si può accedere ai servizi o attraverso lo sportello oppure attraverso la presa in carico dei servizi sociali comunali: lunedì e venerdì dalle 8 alle 12 e martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 19, tel. 3472565311 – centrofamigliaohama@gmail.com
«I centri famiglia – afferma l’assessora Krilic – sono un importante strumento multidisciplinare di sostegno e aiuto psicosociale che integra e completa operativamente l’azione dei servizi sociali territoriali. Al Distretto LT/1 e a chi vi opera va il merito di aver colto l’opportunità di entrare nella rete regionale dei centri famiglia e con una valida progettualità poterne da oggi contare uno nel nostro ambito territoriale».