In merito all’articolo pubblicato questa mattina da Repubblica, riguardo alla presunta mancanza di 5.000 cattedre di sostegno a Roma, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio desidera chiarire e correggere le informazioni distorte riportate.
Innanzitutto, si desidera confermare che tutte le cattedre di sostegno per l’anno scolastico in corso sono state regolarmente assegnate. Nello specifico, il primo bollettino di assegnazione per Roma e provincia è stato pubblicato il 13 settembre, così come previsto. Le eventuali rinunce o mancate prese di servizio da parte dei docenti, inoltre, sono state prontamente gestite dagli uffici competenti. Infatti, in data 24 settembre, è stato emesso un secondo bollettino per riassegnare tutte le cattedre vacanti risultanti da rinunce o mancate prese di servizio, garantendo così che nessuna cattedra di sostegno rimanesse scoperta.
Un particolare rilievo va riconosciuto alla gestione delle cattedre di sostegno, che quest’anno ha visto, tra organico di fatto e deroghe, l’assegnazione straordinaria di oltre 6.720 posti tra Roma e provincia già dalla fase di avvio dell’anno scolastico. Questo significativo incremento rispetto agli anni precedenti e la rapidità nell’autorizzazione e assegnazione sono il segno tangibile e inconfutabile dell’interesse dell’amministrazione a garantire un’istruzione di qualità per tutti gli studenti.
“Le operazioni di nomina dei docenti sono state condotte con tempestività e precisione straordinarie così come, con riferimento ai posti di sostegno, le autorizzazioni dei numerosi posti in deroga. Peraltro sono già alla mia firma per la relativa autorizzazione ulteriori 700 posti in deroga. Questo risultato è frutto di una visione che ha l’inclusione come priorità e dell’impegno costante e coordinato da parte di tutto il personale coinvolto, che ha lavorato incessantemente e con grande dedizione per garantire l’inizio dell’anno scolastico in condizioni ottimali”, afferma Anna Paola Sabatini – Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio – e aggiunge “dopo la pubblicazione del secondo bollettino del 24 settembre sono poco meno di quattrocento le rinunce o le mancate prese di servizio, relative ai posti comuni e a quelli di sostegno, registrate dall’Ambito Territoriale di Roma, un dato veramente residuale e meno ancora che fisiologico. Lascia molta amarezza si possano alimentare strumentalizzazioni e un’informazione non adeguatamente corretta su temi così delicati e che toccano la sensibilità delle famiglie“.