Nella giornata del 9 agosto c.a. a Gaeta (LT), i Carabinieri della Tenenza di Gaeta (LT), traevano in arresto,
per esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dall’A.G. di Cassino (FR), una
donna classe 1988, originaria di Formia e senza fissa dimora.
La misura scaturisce da una serie di inottemperanze nei confronti di precedenti provvedimenti emessi a suo
carico dalla stessa Autorità Giudiziaria che era intervenuta in seguito alle numerose segnalazioni pervenutele
dai diversi Reparti del Comando Compagnia Carabinieri di Formia (Sez. Radiomobile N.O.R.M. di Scauri e
Stazione CC di Formia).
La giovane, infatti, a seguito degli episodi delittuosi di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori
commessi nei confronti dei prossimi congiunti veniva sottoposta alla misura cautelare dell’allontanamento
dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese, oltre al divieto di dimora nel Comune
di Formia (quest’ultimo provvedimento applicato in esecuzione della medesima ordinanza, in virtù del
dissenso manifestato dall’indagata circa l’impiego del “braccialetto elettronico”).
Nonostante ciò, dal mese di aprile al luglio c.a. era stata più volte individuata dal personale della Benemerita
percorrere le vie del centro di Formia (LT) o a ridosso dell’abitazione delle vittime.
Oggi la donna è stata associata presso il Carcere di Roma Rebibbia – Istituto di pena previsto per il personale
femminile – ove dovrà scontare la misura cautelare inflittale a seguito dell’escalation delle violazioni delle
prescrizioni che le erano state imposte dall’A.G. ed emessa in difesa dell’incolumità delle persone offese.