“Lo scempio avvenuto il 19 giugno scorso a Latina, quando un imprenditore agricolo criminale ha praticamente condannato a morte certa, negandogli i soccorsi, il bracciante Satnam Singh, ha lasciato tutti noi sgomenti. Questa notizia tremenda è stata riportata da ogni mezzo di informazione, in Italia come all’estero. Ne è nata un’ondata, sacrosanta, di indignazione che ha dato vita, però, anche una grande macchina di solidarietà, da parte delle istituzioni come dei singoli cittadini”. Così in una nota il Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina.
“D’altronde la nostra provincia nasce come terra di accoglienza e di sostegno reciproco – prosegue il Senatore Calandrini – qui abbiamo ospitato gli esuli istriani e giuliano dalmati scacciati dal dittatore comunista Tito; qui hanno trovato riparo migliaia di rifugiati dell’est Europa a seguito della rivoluzione Ungherese del 1956. Sempre in questa provincia ci sono decine di migliaia di lavoratori indiani perfettamente integrati nella comunità cittadina, molti dei quali hanno studiato qui e hanno scelto le più disparate strade professionali, diventando finanche imprenditori”.
“Il comparto agricolo pontino rappresenta un’eccellenza a livello nazionale, sia dal punto di vista dei prodotti che dell’occupazione stessa. Non è solo terra di sfruttamento. Nel primo semestre 2022 l’export agricolo della provincia è stato di 163 milioni di euro, pari al 3,7% del totale nazionale e al 78% di quello regionale riferiti allo stesso settore. L’agricoltura – conclude il coordinatore provinciale- è il primo comparto produttivo per numero di operai a tempo determinato, addetti (19.075) che rappresentano il 45% della forza lavoro agricola dell’intera regione Lazio. In particolare, dati 2021 relativi agli operai a tempo determinato, Latina è la 13° provincia in assoluto e 1° nell’Italia centrale. Sono dati importanti che ci impongono di non demonizzare un’intera categoria e un intero territorio, continuando ovviamente a usare il pugno durissimo contro chi si pone al di là dei limiti imposti dalla legge e dalle più basilari regole di convivenza civile e di umanità”.