“Da oltre un anno non risulta compiuta alcuna attività dall’attuale maggioranza per la realizzazione del nuovo ospedale di Latina”. Così in una nota Marco Cepollaro, segretario PD Latina, e Maria Cristina Di Pofi, responsabile sanità PD Latina. “La decisione di realizzare un nuovo ospedale a Latina è il prodotto di un’azione politica costante, posta in essere dal Partito Democratico della provincia di Latina e culminata a dicembre 2019 con l’annuncio che era stata accolta, dalla Giunta Regionale di centrosinistra presieduta da Zingaretti, la proposta del PD provinciale. Il via libera alla realizzazione, con uno stanziamento di circa 240 milioni di euro attinti dal fondo di edilizia sanitaria art. 20 L. 67/88, a cui si aggiunsero altri 60 milioni di euro con i fondi art. 1 comma 14 L. 60/2019 per un importo complessivo di € 300 milioni, era stato possibile grazie all’uscita dal commissariamento della sanità del Lazio.
Il nuovo ospedale DEA di II livello di Latina, il primo con alte specialità fuori della città di Roma, sarà realizzato nell’area di 13 ettari di proprietà della Regione situata a Borgo Piave. Il PD ha dimostrato concretezza ed efficacia nella propria azione dopo anni di dibattiti, garantendo un finanziamento completo per l’intera opera con fondi pubblici, senza alcuna aleatorietà di interventi privati, ma dall’approvazione dello studio di fattibilità a novembre 2022 (Giunta in carica di centrosinistra) ad oggi (Giunta Rocca di centrodestra in carica da marzo 2023) tutto è rimasto fermo e la ASL è ancora in attesa dell’attivazione della procedura di Accordo di Programma. A marzo il Consigliere Regionale del PD Salvatore La Penna aveva presentato una mozione, la n. 150 del 25.03.24, in Consiglio Regionale chiedendo di istituire un tavolo per monitorare le procedure relative agli investimenti per i nuovi ospedali del Lazio tra cui i nuovi ospedali di Latina e di Formia, una mozione bocciata con superficialità. Non è stata aperta alcuna discussione a riguardo, una mancanza che dimostra e conferma l’atteggiamento passivo e irresponsabile nei confronti di un tema così delicato”.