Importante scoperta il 16 luglio c.a presso il sito archeologico medioevale di Sant’Andrea nel
Comune di Campodimele (LT).
E’ stata infatti ritrovata, durante le opere di scavo in cui erano impegnati esperti archeologi, guidati
dal Professor Edoardo Vanni dell’Università degli Studi di Siena, una sepoltura che nel sottosuolo
conservava le ossa umane di un uomo di presunta età adolescenziale, risalente con ogni probabilità
al XIV Secolo d.C. La scoperta, che ha suscitato grande interesse tra i ricercatori, ha portato anche
all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Itri (LT), che hanno contribuito ad accertare il
ritrovamento e a mettere in sicurezza l’area di interesse storico. I resti, che risalgono a oltre 600
anni fa, sono stati immediatamente posti sotto tutela della Soprintendenza dei Beni Culturali di
Roma e la sorprendente scoperta potrà permettere di fornire importanti informazioni sulla vita e le
pratiche funerarie dell’epoca ed approfondire la conoscenza del passato di questa affasciante
località. Le ossa appartenenti all’individuo verranno infatti debitamente catalogate e documentate
con le metodologie di scavo previste da circolare ministeriale e consegnate all’Ente preposto. Il
ritrovamento dei resti umani è avvenuto in prossimità della Chiesa di Sant’Andrea, un edificio
religioso di grande importanza storica ed artistica. Gli cavi in corso nella zona hanno già portato
alla luce reperti dell’epoca storica di riferimento, testimonianze dell’attività artigianale e della vita
quotidiana dei residenti nel corso dei secoli. L’importanza di questa scoperta archeologia dimostra
ancora una volta quanto sia prezioso il patrimonio culturale e storico che le nostre terre celano. Gli
scavi e le ricerche in corso a Campodimele continuano ad offrire nuove prospettive sulla storia
antica e a gettare luce sulla vita dei nostri predecessori e sarà concesso alle attuali e prossime
generazioni di conoscere testimonianze del passato fino ad oggi rimaste ancora inesplorate.