“Il 26 Aprile la Sindaca Celentano in un comunicato stampa aveva espresso
tutte le sue perplessità sulla costituzione di parte civile dell’ente nel
processo penale riguardante il fallimento della ex partecipata Latina
Ambiente, ricordando che l’interlocuzione, tra l’Amministrazione e la
Curatela Fallimentare, sta conducendo la società in bonis, richiamando un
parere dei dirigenti sull’opportunità di posticipare la costituzione dopo
l’esito dell’udienza preliminare, cosa tuttavia non possibile con la recente
legge Cartabia, e addirittura citando una sentenza della Corte Suprema di
Cassazione a Sezioni Unite, per la quale l’accertamento per il risarcimento
del danno derivante da ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta per il
fallimento della società partecipata è di competenza della Corte dei Conti.
Sempre nel comunicato aveva anticipato l’intenzione di inviare tutte le
carte alla Corte dei Conti all’esito della definizione della conciliazione
delle rispettive partite con la Curatela.
Infine, “per fugare ogni dubbio” annunciava l’avvenuta richiesta di una
consulenza professionale legale per decidere il da farsi, consulenza di cui
oggi conosciamo il costo per i cittadini, pari a 7.612,80 euro, ed il
professionista incaricato, il Prof. Pernazza, secondo quanto pubblicato
dalla stampa, e ci chiediamo: era proprio necessario richiedere un parere
legale data l’intenzione apparentemente consolidata della Sindaca di
revocare la costituzione? E’ stata preventivamente interpellata l’avvocatura
interna che avrebbe reso la consulenza gratuitamente, e quale metodo è
stato seguito per l’individuazione del legale incaricato?
La Sindaca aveva dichiarato che il motivo di tanta attenzione alla
questione derivasse dall’esigenza di garantismo per i 26 indagati del
processo penale scaturito dalla procedura fallimentare, aggiungendo che
tra loro vi fossero persone che godono della sua fiducia.
Bene, nessuno vuole mettere in dubbio che tra gli indagati vi siano persone
che abbiano guadagnato la piena fiducia della Sindaca, tanto da nominarli
suoi stretti collaboratori in Comune, tuttavia , proprio per tale ragione , ed
in ragione del suo ruolo di primo cittadino, ci chiediamo se sia opportuno
anteporre la tutela delle persone di sua fiducia alla possibilità, nel corso di
una costituzione di parte civile nel processo , di un risarcimento per i
cittadini per un eventuale danno economico e morale subito. Nel processo
infatti sono ipotizzate responsabilità penali tributarie come l’ipotesi di
reato di bancarotta fraudolenta con relativi possibili danni per il Comune,
economici, morali e d’immagine.
Del parere legale non ne conosciamo ancora l’esito, ma sembrerebbe non
aver prodotto gli effetti annunciati dalla Sindaca , dato che l’incarico di
costituzione civile non è stato revocato e l’avvocatura comunale pronta ,
era presente in udienza lo scorso 9 maggio, quindi se la causa, rimandata
per un difetto di notifica, si fosse regolarmente tenuta , l’avvocatura
dell’ente avrebbe proceduto alla costituzione, essendo stata quella l’ultima
finestra temporale per depositarla. A questo punto ci chiediamo: che il
parere legale sia andato in contrasto con le preannunciate intenzioni della
Sindaca? Oppure la Sindaca ha cambiato idea? Quel che è certo è che
l’amministrazione si trova in una posizione di stallo sulla questione”.
Latina 19/05/2024
Maria Grazia Ciolfi
Consigliera comunale e Capogruppo M5S