«Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimo rappresentano uno spartiacque importante perché metteranno a confronto due idee di Europa in netto contrasto e contrapposizione». Sono le parole della Consigliera regionale Alessandra Zeppieri (PP).
«Se da una parte abbiamo un’Europa costruttrice di pace che promuove la diplomazia, la mediazione e il disarmo, dall’altra ne abbiamo una che continua a investire risorse in armamenti e che non ha voce sufficientemente potente per condannare il genocidio che sta avvedendo in Palestina.
Se da una parte abbiamo un approccio interconnesso alla crisi climatica, che dipende anche dalla capacità di ripensare il nostro modello socio-economico, redistribuendo potere e risorse, dall’altra ne abbiamo una miope alle evidenze scientifiche e incapace di invertire processi economici dannosi e altamente impattanti sul nostro futuro.
Se da una parte c’è la ferma intenzione ad uscire dall’austerità che ha come conseguenza quella di aumentare le disuguaglianze, in particolare su settori come sanità è istruzione, dall’altra c’è un’Europa che guarda al profitto e avvalla la concentrazione di ricchezze in mani di pochi.
Se da una parte c’è l’Europa dei diritti per tutte e tutti, dall’altra c’è chi guarda alle differenze come a una devianza, alle e ai migranti come a un pericolo, ai confini come muri invalicabili.
Se da una parte c’è l’Europa dei popoli e per i popoli, dall’altra c’è quella fatta di vincoli economici e supremazie bancarie che devastano i tessuti sociali dei Paesi.
Se da una parte ci sono Ilaria Salis e Mimmo Lucano, per un rispetto diffuso dei diritti umani e per un concetto concreto di solidarietà ed accoglienza che si oppongano alla recrudescenza fascista a cui stiamo assistendo in questo periodo, dall’altro ci sono altri candidati che vorrebbero classi diversificate per le studentesse e gli studenti con disabilità.
In queste due visioni, per me non è difficile scegliere da che parte stare. Per questo, alle prossime europee il mio sostegno andrà ad Alleanza Verdi e Sinistra e alla loro idea di Europa dei diritti sociali, solidale, pacifista, ecologista e aperta».
«L’Europa siamo noi – conclude la Zeppieri – e se non contribuiamo a costruirla più giusta ed equa con il nostro voto, rischiamo che si sgretoli sotto le spinte nazionaliste e violente che attraversano il nostro continente».