“Per la prima volta nella storia abbiamo la possibilità di trasformare l’Unione Europea in quella Europa delle nazioni che è l’aspirazione massima per noi patrioti” così il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina, Senatore Nicola Calandrini, a margine dell’incontro “verso una nuova Europa” organizzato dalla comunità di Fdi di Pontinia.
Oltre al Senatore erano presenti, al tavolo dei relatori, il candidato alle prossime europee On. Nicola Procaccini, il vice coordinatore provinciale di Fdi Giuseppe Mochi, il responsabile del circolo locale Riccardo Baraldi, il coordinatore comunale di Pontinia Vincenzo d’Agostino e il consigliere comunale e candidato al consiglio provinciale Andrea Fabbri. Intervenuto, per un saluto, anche il consigliere Regionale Vittorio Sambucci.
“ L’ Europa deve tornare a occuparsi di poche grandi questioni, come la politica estera e la difesa, demandando agli Stati Nazionali la possibilità di legiferare sulle questioni che più li riguardano. ll nostro obbiettivo – ha dichiarato Calandrini – è portare in Europa la concretezza del governo Meloni. Soprattutto vogliamo spostare l’asticella della guida dell’unione a destra e possiamo farlo con Nicola Procaccini che io auspico, e sono certo questo risultato sia possibile, raccolga nella sola provincia di Latina i voti necessari per essere eletto al Parlamento Europeo”.
Uno dei passaggi dell’intervento del coordinatore provinciale è stato dedicato al comparto agricolo: “in Parlamento abbiamo approvato il disegno di legge che riconosce la figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio. La filiera agroalimentare è un pilastro di questa nazione e gli agricoltori custodiscono il 55 % del suolo nazionale, con una costante opera di manutenzione. Allo stesso tempo è grazie agli agricoltori che si difende la biodiversità che contrasta la standardizzazione del mercato alimentare: con questa legge si dà mandato alle Regioni per poter prevedere il riconoscimento di specifici criteri di premialità, inclusi la riduzione dei tributi in favore degli agricoltori iscritti in un apposito elenco, e si riconosce la giornata nazionale dell’agricoltore nella seconda domenica di novembre. Questa legge è stata pensata per rispondere a un approccio sbagliato dell’Europa che vede nell’agricoltore un nemico della natura e credo sia un segno tangibile della posizione che il governo Meloni e la maggioranza di centrodestra intendono prendere sulla questione”.