Proseguono con incisività i servizi di controllo del territorio della Compagnia Carabinieri di Formia finalizzati alla prevenzione dei reati in genere.
N.O.R.M. – Sezione Radiomobile di Formia (LT), a seguito di mirata e repentina attività di indagine, identificava e deferiva in s.l. un uomo cl. 84’ originario della provincia di Caserta per il delitto di ricettazione. In particolare, il giovane campano era stato visto aggirarsi con fare sospetto all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Dono Svizzero di Formia, da parte di alcune persone in attesa di essere visitate. Tra queste, era presente un ragazzo di Gaeta che, mentre riceveva le cure mediche del caso per un infortunio occorso ai suoi danni, aveva lasciato incustodito il proprio zaino con all’interno il cellulare, del valore di diverse centinaia di euro. Terminata la visita, accorgendosi dell’ammanco, la vittima richiedeva l’intervento del personale dell’Arma che interveniva prontamente sul posto. I militari, raccolti più elementi possibili circa la descrizione del sospettato autore del furto, si ponevano alle sue immediate ricerche, riuscendo ad individuarlo presso lo scalo ferroviario di Formia, mentre era intento a salire su un treno con destinazione Napoli. Alla vista dei Carabinieri in uniforme, il giovane, vistosi braccato, tentava di disfarsi di un telefono cellulare, poi risultato essere il telefono oggetto di furto, gettandolo sui binari, senza ottenere però il risultato sperato. Il telefono veniva infatti recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario, mentre il malfattore, già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, veniva denunciato all’A.G. competente. Nella circostanza, i Carabinieri del N.O.R.M. di Formia richiederanno anche un’idonea misura di prevenzione personale come il foglio di via obbligatorio dal Comune di Formia per anni tre.
N.O.R.M. – Sezione Radiomobile di Formia (LT), a seguito di intervento svolto nel Comune di Minturno (LT) su richiesta di ausilio giunta a personale sanitario del 118, giungevano presso un’abitazione privata, ove poco prima una donna era deceduta. Sul posto, i militari intervenuti ed il personale medico sopraggiunto, venivano senza ragione, insultati e minacciati dal figlio della persona deceduta, un giovane di origini di Minturno cl. 2002, già noto alle FF.OO. per i numerosi precedenti di polizia in materia di stupefacenti a suo carico. Pertanto, pur comprendendo lo stato di tristezza e rabbia che ne derivi per un simile lutto, il personale dell’Arma ha, secondo i termini di legge e di concerto con l’A.G. competente, deferito il giovane per i reati di oltraggio e minacce rivolti ai Pubblici Ufficiali intervenuti in realtà in suo aiuto.