“Era il lontano 2008, quando il commissario ad acta lasciava le reti in mano ad Acqualatina cambiando la gestione e le modalità di pagamento per i cittadini delle realtà locali”. Parla il capogruppo Paolo Calandrini: “Iniziò, da parte della classe politica che all’epoca amministrava, una pseudo battaglia nel nome dell’acqua pubblica, inebriando i cittadini di false verità, rassicurandoli che continuando a versare i loro soldi nelle casse comunali prima o poi si sarebbe “fatta giustizia”, che tutto sarebbe andato nel verso, che loro, ritenevano giusto. Ci teniamo a dire, utilizzando a pieno la nostra onestà intellettuale, che sul piano ideologico questa battaglia fu condita da buoni propositi, i quali rimangono indubbi, tant’è che fu appoggiata nei primi anni anche da esponenti politici che attualmente amministrano, come il sindaco vigente Onori ed il vicesindaco Orsini. Specialmente negli ultimi anni peró, per tirare la corda, per cercare di nascondere il fatto che non ci fossero tecnicamente le condizioni per portare a casa la battaglia, per non ammettere l’impraticabilità di certe manovre (che risultavano sempre di più un azzardo vero e puro), per continuare a cavalcare ostinatamente l’onda politica che questo scontro in termini consensuali e di apprezzamento popolare stava scaturendo, si riscontrò sempre più concretamente nello stato di fatto l’abbandono totale dei cittadini sulla questione. A distanza di anni e qualche decreto ingiuntivo dopo, parecchi appartenenti a questa comunità si ritrovano a doversi regolarizzare con il gestore del servizio idrico, tante volte dovendo sborsare cifre da capogiro, vista la trascuratezza nei conteggi e l’utilizzo del forfettario. Posizioni debitorie che fanno spavento, magari maggiorate di interessi e spese legali…oltre che dai rischi di pignoramento!
La società, grazie al lavoro e alla dedizione alla causa dell’attuale vicesindaco Orsini, ha accettato di mettere a disposizione un proprio incaricato che, due volte a settimana, è presente presso gli uffici comunali per poter assistere gli utenti che vogliano regolarizzare la loro posizione. Una battaglia, quella di Domenico Guidi e compagine, che ha determinato, quale unico tangibile risultato, pesantissime esposizioni debitorie in capo a quei cittadini che hanno seguito i moniti di chi, da un lato, invitava alla battaglia sottraendosi all’obbligo di pagare le bollette, mentre dall’altro si guardava bene dal combattere in prima persona se è vero, com’è vero, che i leader di quella iniziativa hanno regolarmente adempiuto alle proprie obbligazioni nei confronti di Acqualatina, secondo il noto brocardo, molto in voga nella storia italiana, “armiamoci e partite”. Cittadini che, fidandosi delle continue rassicurazioni, sono stati invece completamente abbandonati a se stessi. Possiamo dire con molta franchezza, che questa classe politica che per anni ha gestito la cosa pubblica della nostra comunità, non solo sia riuscita a svuotare le casse comunali, ma anche a svuotare le tasche dei cittadini! Un altro bel regalo lasciatoci dalla passata stagione amministrativa, della quale ci vediamo ancora costretti a raccogliere gli amari frutti”. Continuano congiuntamente il vicesindaco Orsini ed il capogruppo Calandrini: “Noi di “Per Bassiano” siamo fieri di aver dato un servizio di assistenza per i cittadini traditi e siamo altrettanto fieri di non appartenere alla schiera delle bugie e della demagogia, avendo dato un segnale di vera alternativa, nei modi di agire e nei modi di rapportarci con la comunità. Finalmente si fa luce su quello che a nostro parere rappresenta sulle spalle del popolo bassianese il più grande bluff della storia dei Monti Lepini. Chissà se a qualche politico di Bassiano avessero dato il tanto aspirato posto nel CDA di Acqualatina sarebbe accaduto tutto questo?!”.