L’artista di Formia Camilla Pandozzi omaggia il suo produttore Beppe Carletti dei Nomadi e Augusto Daolio rivisitando la Storica Canzone dei Nomadi “Io Vagabondo”. La giovane artista ha raccolto molto consenso in questi ultimi mesi, anche grazie alle numerose apparizioni televisive tra cui, ultima in ordine, l’esibizione a “La vita in diretta”condotta da Caterina Balivo su RAI1. Molto apprezzata la sua performance al noto programma televisivo “Verissimo” su Canale 5, accompagnata dal leggendario tastierista e membro fondatore dei Nomadi, Beppe Carletti. Dopo questo straordinario evento Camilla, quindi anni quest’anno, ha sentito l’esigenza di rivisitare il brano dando vita a “VAGABONDA” con l’obiettivo di creare un collegamento unico tra generazioni diverse, tutto questo dimostrando però un grande rispetto per un pezzo che ha segnato la storia della musica italiana.
“Nella mia rivisitazione di ‘Vagabonda’, ho cercato di immergermi completamente nella canzone, attribuendole un significato personale. Questa esperienza è stata trasformazionale, non solo per me ma anche per i miei coetanei” ha dichiarato Camilla.
L’audacia di Camilla nel reinterpretare un classico del calibro di “Io vagabondo” dimostra il suo coraggio artistico e la sua volontà di portare queste melodie senza tempo a un pubblico più giovane. Il suo approccio fresco e contemporaneo ha riscosso ampio interesse, tra i giovani che hanno espresso il loro apprezzamento per questa nuova versione, dichiarando di esserne stati emozionati e ispirati. Anche i fan dei Nomadi hanno però apprezzato il gesto di Camilla cogliendo la sensibilità e la bravura della giovanissima cantautrice che si è dimostrata sensibile e rispettosa nei confronti di un brano che ha segnato la storia dei Nomadi e della muscia italiana.
“Beppe Carletti e i Nomadi hanno sempre avuto il coraggio di sfidare i confini musicali e sociali con le loro canzoni, e io voglio seguire questo spirito rivoluzionario,” ha aggiunto Camilla. “Con ‘Vagabonda’, spero di far conoscere ai miei coetanei un pezzo fondamentale della nostra storia musicale e di ispirarli con il suo messaggio potente e senza tempo.”
Con il sostegno e la guida di Beppe Carletti, “Vagabonda” non è solo un tributo a un classico amato, ma anche un simbolo di come la musica possa unire generazioni, culture e storie diverse. Camilla spera che questa sua interpretazione possa essere un ponte tra il passato e il futuro della musica italiana, portando con sé un messaggio di speranza, coraggio e continua innovazione, ma nel rispetto di tutto ciò che è intoccabile come la memoria e la voce di Augusto che resta l’interprete senza tempo e senza confronto.