Sostegno ai fragili, prevenzione delle condizioni di vulnerabilità, limitazione dell’istituzionalizzazione di persone con disabilità, garanzia dell’autonomia delle fasce più anziane della popolazione e al contempo contribuire alla stabilità economica del welfare, consentendo una più efficiente allocazione delle risorse. La capacità di dare risposta alle complesse sfide attuali, invecchiamento della popolazione, multicronicità, fragilità, risorse e professionalità insufficienti, esige l’adozione di processi di innovazione non solo in ambito medico e delle politiche per la salute pubblica ma, anche, in quello sociosanitario e sociale.
Un numero sempre maggiore di pratiche quotidiane, nel contesto didattico, medico, sociosanitario e sociale, vedono la transizione digitale passare da prospettiva considerata imminente a prospettiva determinante il presente, potente catalizzatore di cambianti a breve e, tanto più, a medio termine.
Teleconsulto, telemonitoraggio, telemedicina, teleriabilitazione, teleassistenza, pur nelle sostanziali differenze, attestano come le tecnologie digitali stiano sempre più entrando nella vita delle persone, per migliorare i processi di cura e assistenza. In un’attualità in cui le sfide del settore sociosanitario sono sempre più complesse, la digitalizzazione può configurarsi come un fattore essenziale per delineare forme di prendersi cura più prossimi, equi e centrati sui bisogni emergenti delle persone e delle loro comunità.
L’impatto delle tecnologie ICT, l’evoluzione dell’AI nell’ottimizzazione dei processi IoT e di tutto il settore IT con i servizi per connettere, comunicare, elaborare e condividere informazioni e dati, rappresentano un tema rilevante nel dibattito scientifico interno all’ambito sociosanitario, affrontato da prospettive disciplinari differenti. Il mondo del sociale si è da tempo confrontato con importanti scenari di cambiamento e l’innovazione tecnologica, che ha pervaso e permeato di sé la società a tutti i livelli, è già entrata nei servizi alla persona. Ma cosa si intende per transizione digitale? In che modo la digitalizzazione sta trasformando la relazione di cura? E ancora quali sono le potenzialità e come circoscrivere i rischi affrontando anche le inevitabili diseguaglianze digitali? La conferenza “La transizione digitale a supporto delle fragilità. La cooperazione sociale tra esperienze, opportunità e criticità” promossa da Confcooperative Lazio Sud, in programma mercoledì 24 gennaio alle 10.30 nella sala Papetti della sede di Frosinone della Camera di Commercio Frosinone-Latina, persegue l’obiettivo di contribuire al dibattito sui processi tecnologici e innovativi, instaurare nuove occasioni di confronto e rendere disponibili risposte concrete sulla connessione tra processi tecnologici e innovativi e la relazionalità operativa propria dei servizi sociali e sociosanitari.
Aprirà i lavori il presidente di Confcooperative Lazio Sud Giuseppe Testa, seguiranno i saluti del presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina Giovanni Acampora. L’intervento introduttivo, riguardante il potenziale delle tecnologie digitali, le opportunità e le esperienze cooperative, sarà curato da Danilo D’Elia, amministratore delegato di Node – Digital Innovation Hub di Confcooperative. Seguirà la presentazione di Patrizio Pisani, responsabile Innovazione e Ricerca Unidata spa, del progetto di ricerca e sviluppo Evita-Fragili realizzato in collaborazione con il CNR e che ha visto coinvolti nella sperimentazione utenti fragili delle province di Latina e Frosinone che si avvalgono dei servizi sociali delle cooperative afferenti Confcooperative Lazio Sud. Sarà affidato a Sergio Pillon, vicepresidente AiSDet – Associazione italiana di Sanità Digitale e Telemedicina ma anche Responsabile della Trasformazione digitale per la ASL Frosinone, l’approfondimento della “messa a terra” del progetto di ricerca e sviluppo Evita-Fragili, ma anche la delineazione delle potenzialità e criticità dei servizi di assistenza e cura alla luce delle innovazioni indotte nel sociosanitario dalla transizione digitale. Le conclusioni spetteranno ad Angela Ciardi, vicepresidente Confcooperative Lazio Sud, con un intervento sulle possibili misure per la formazione continua e le prospettive offerte dalla teleassistenza nella professionalizzazione degli operatori socio assistenziali. L’apertura del dibattito sarà anticipata dalla presentazione del video curato da Confcooperative Lazio Sud dedicato alla cooperazione sociale. L’incontro sarà moderato da Claudia Borsari.