“Bene che ci sia un acceso dibattito intorno alla Banca d’Italia.
Tuttavia, questo andrebbe portato avanti in Consiglio Comunale (dove,
tra l’altro, nel 2021 è stata approvata una mozione d’indirizzo) con
tutte le forze politiche. Così Valeria Campagna, capogruppo del PD
Latina, in una nota. Poi aggiunge: “Anche coinvolgendo i cittadini e le
cittadine attraverso dei percorsi di partecipazione e coinvolgimento”.
“L’ambizione – dichiara Campagna – deve essere quella di trasformare
l’edificio in uno spazio di cultura e socialità. Un vero e proprio cuore
culturale della città di Latina con aule studio, spazi di co-working,
sale per eventi. E anche con una nuova e rinnovata biblioteca che possa
ampliare il servizio della Manuzio. La biblioteca comunale è stata
realizzata nel 1957, quando a Latina c’erano circa 40mila abitanti. Ora
ce ne sono il triplo. Senza contare poi il livello di scolarizzazione
che si è sensibilmente alzato. Potremmo, in questo modo, dotare la città
di un servizio bibliotecario all’altezza”.
E ancora: “L’acquisto dell’edificio, portato avanti con coraggio e
visione dalla precedente amministrazione, impone che vengano fatte delle
scelte innovative e di alto livello. La possibilità di allocare uffici
all’interno della struttura, seppure in minima parte, appare riduttiva e
poco ambiziosa. E la confusione dell’amministrazione Celentano, che è
ancora vaga nelle intenzioni forse perché persa nelle contraddizioni
interne ai gruppi di Destra, desta preoccupazione. Come Partito
Democratico ci batteremo affinché la Banca d’Italia non diventi un
agglomerato di uffici ma un luogo per la città. Sull’ipotesi
dell’università: pur essendo una ipotesi valida riteniamo che sia
giusto, poiché acquistato con soldi pubblici, consegnare lo spazio alla
collettività tutta e non ad una minima parte”.
In conclusione: “Serve un progetto ambizioso che tenga insieme la
tradizione del luogo e la modernità di cui c’è bisogno. Abbiamo
l’occasione storica di dotare i cittadini e le cittadine di uno spazio
che sia, davvero, di tutti. Una città che si candida ad essere capitale
italiana della cultura e che si avvia verso il centenario non può
mancare questa grande opportunità”.