“Il Disegno di Legge Parlamentare sul Centenario di Latina, che mi vede primo firmatario e che è stato sottoscritto anche dai colleghi Fazzone e Paganella, non è affatto caduto nel dimenticatoio, anzi nelle ultime settimane è stato migliorato per garantire maggiore operatività alla fondazione chiamata a gestire fondi pubblici e privati in vista del centenario della città. Nello specifico, per snellire le procedure, abbiamo deciso di trasformare il comitato promotore, inizialmente guidato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e formato da diversi Ministri o loro delegati, in un comitato tecnico scientifico inserito all’interno della Fondazione stessa, così da garantire più celerità nella fase operativa. Si tratta di un disegno di legge di natura parlamentare, organico, che ha i suoi tempi e deve seguire il suo iter. Non è un semplice emendamento di cui si sarebbe dovuto leggere in Legge di Bilancio.”. Inizia così la nota del Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di FdI Latina e presidente della 5a Commissione Bilancio, in risposta alle preoccupazioni apparse sulla stampa locale in merito all’iter del disegno di Legge.
“Occorre innanzitutto puntualizzare – prosegue Calandrini – che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, come quello sul Centenario, non poteva essere discusso durante la Sessione di Bilancio, iniziata ad ottobre. Sono i regolamenti a dirlo: in quei mesi si discutono solo la Manovra, decreti collegati ed eventuali misure con carattere d’urgenza. Sarebbe stato più semplice inserire una misura spot, tramite un emendamento, in Legge di Bilancio. Ma non è a questo che mira il disegno di Legge, che è tutt’ora incardinato nella Commissione Cultura del Senato che nei prossimi giorni voterà il testo riformulato. Poi si passerà all’esame dell’Aula. Non si tratta di un percorso breve né scontato, stante ormai la consuetudine che vede, da decenni, il Parlamento impegnato a ratificare e discutere misure di iniziativa governativa o con carattere di urgenza. Questo però non poteva lesinarci dal presentare un testo, ribadisco, di natura organica e sistemica”.
“Prima di dire che il Disegno di Legge è caduto nel dimenticatoio, insomma, bisogna conoscere la macchina parlamentare. Ed è anche per questo che la critica legata alla mancanza di riferimenti nella legge di Bilancio appena approvata appare priva di fondamento. Il disegno di legge già prevede, al suo interno, le risorse finanziare. Se e quando sarà approvato, insomma, avrà ricevuto l’accordo del Mef e non avrà bisogno di un riferimento nella legge di Bilancio” spiega ancora il Senatore.
“Infine – conclude Calandrini – seguire questa strada legata al disegno di legge non ha significato un’assenza di risorse per Latina in Legge di Bilancio. Grazie alla modifica da me proposta alla legge 145 del 2018, le risorse finanziarie derivanti da economie di gestione, oppure quelle residue relative ai finanziamenti assegnati per la realizzazione dei progetti inseriti nel programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, potranno essere utilizzate per la realizzazione di quelle opere risultate più onerose a causa del rincaro delle materie prime. Con la stessa norma, si dà più tempo ai Comuni che potranno collaudare le opere non entro il 2024, come previsto fino a oggi, ma entro il 2027. Per Latina questo significa poter utilizzare gli 8 milioni di euro, che altrimenti sarebbero andati persi, per la realizzazione dell’opera strategica per il lungomare di via Massaro. Ovviamente si tratta di un emendamento che non riguarda solo il nostro territorio ma capoluoghi di provincia importanti come Catania, Piacenza o L’Aquila. Insomma un provvedimento che guarda ai territori e agli interessi dell’intera nazione, che un rappresentante delle istituzioni nazionali è chiamato a servire”.