la Regione Lazio nei giorni scorsi ha pubblicato la Determina con la quale sono stati aggiornati gli elenchi delle attività, botteghe, mercati e fiere storiche che, in seguito ai censimenti svolti dai Comuni in collaborazione con la nostra Associazione, hanno ottenuto il riconoscimento di “MERCATO E FIERA DI VALENZA STORICA DEL LAZIO” e di “BOTTEGA E ATTIVITA’ STORICA DEL LAZIO”.
Inoltre ha pubblicato il “Manuale d’uso dei Loghi” con il quale si stabiliscono le regole per l’uso dei MARCHI che dovranno essere obbligatoriamente esposti da tutte le attività che sono state riconosciute storiche e che sono inserite nell’Elenco pubblicato dalla Regione Lazio.
I Comuni che hanno svolto i Censimenti potranno così avviare la fase di promozione e valor.
Nell’ambito delle 627 domande di iscrizione nell’Elenco Regionale, di cui 29 mercati, 24 fiere e 94 “urtisti” sono stati inserite le seguenti Fiere e Mercati:
CORI – Fiera di San Giuliano – storicità dal 27 gennaio 1670
Fiera Madonna del Soccorso – storicità dall’anno 1521
Mercato settimanale – storicità dal II^ secolo a.c. e documentazione dal 1959
AQUINO – Mercato settimanale storicità dal 26 marzo 1540
FONDI – Fiera di Sant’Onorato storicità dal 1940 circa
Mercato settimanale Via Mola S. Maria storicità inizi del 1900
FORMIA – Fiera di San Giovanni storicità dal 1903
Fiera di Sant’Erasmo storicità dal 1937
Mercato settimanale del giovedì storicità dal 1950
Mercato del pesce storicità dal 1950
LATINA Mercato coperto storicità dagli anni ‘30
Mercato americano del martedi storicità dagli anni ‘30
LENOLA – Fiera della Madonna del Colle storicità dal 1628
GAETA – Fiera Madonna di Sant’Anna storicità dal 1960 circa
Fiera di Sant’Erasmo e Marciano storicità dal 1960 circa
Fiera Madonna di Porto Salvo storicità dal 1926 circa
Mercato settimanale storicità dal 1937
Le fiere ed i mercati di cui è stata certificata la loro storicità fondano la loro nascita al culto ed ai riti religiosi in favore di Santi e delle Madonne. Hanno radici antichissime, secolari, in alcuni casi millenarie.
I mercati trovano origine persino nei Fori della Roma Imperiale e nel piccolo commercio dei mercati in cui si vendevano anticamente le terraglie, i cesti, i vimini, gli animali ed altri prodotti, alimentari e non, che soddisfacevano le necessità di piccole comunità che, nei borghi di paese, attendevano gli ambulanti per le loro necessità di approvvigionamento e/o per vivere momenti di festa e di socialità.
I mercati e le fiere sono sempre stati luoghi di vita e di incontro tra le persone, in cui si sviluppano le relazioni umane, gli scambi culturali, in cui si respirano i profumi delle merci esposte e si vive la magia dei colori e della vivacità delle bancarelle.
Così, nei secoli e fino ad oggi, hanno reso vive le strade e le piazze dei nostri borghi e delle nostre città.
Il riconoscimento e l’inserimento nell’elenco darà luogo alla erogazione dei contributi che la Regione Lazio metterà a disposizione dei Comuni e delle attività per sviluppare azioni di promozione e valorizzazione ed altro che saranno definiti nei “Programmi di Intervento per la salvaguardia e valorizzazione delle botteghe ed attività storiche”.