«Ogni giorno, solo nel Lazio, sei donne chiamano il perché aggredite o minacciate da un uomo. Tante altre subiscono in silenzio senza avere la forza di chiedere aiuto. I dati diffusi dal Numero Unico di emergenza 112 della Regione Lazio certificano l’ampiezza di un fenomeno che anche nella nostra regione, purtroppo, assume i contorni di una vera e propria piaga che tocca tanto i centri urbani quanto le aree interne. Non possiamo e non dobbiamo abituarci a questo stato di cose per il quale non basta più indignarsi: è un percorso ancora lungo ma la Regione Lazio continuerà a fare la sua parte come ha fatto in questi mesi per non far sentire nessuna donna sola».
Lo ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti.
«Il dato più preoccupante è il 19% di donne che chiamano il numero di emergenza una seconda volta perché picchiate, minacciate o aggredite. Denunciare vuol dire attivare tutta una serie di meccanismi di protezione che sono essenziali affinchè non si arrivi a tragedie come quella di Giulia Cecchettin e di altre 107 donne solo nel 2023. Dobbiamo mettere in condizione le donne di denunciare, di liberarsi, dell’uomo violento, anche grazie ad aiuti economici, e di riconoscere compagni con personalità deviata prima che si arrivi alla violenza. La denuncia è il primo passo verso la libertà», ha spiegato Luisa Regimenti.
«Desidero ringraziare il Dottor Livio De Angelis, Direttore Regionale del soccorso pubblico e Nue 112 del Lazio, per l’attività che svolge. Il servizio regionale, oltre ad assicurare tempi di risposta molto brevi, si è dotato anche, di una specifica istruzione operativa per gestire le richieste di aiuto delle donne. Avremo modo di parlare anche di questo tema in occasione di un grande evento sulla sicurezza che si svolgerà in Regione Lazio il 20 dicembre con gli uomini e le donne del Nue 112 e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine regionali», ha concluso l’assessore Luisa Regimenti.